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TRE STORIE DALLA VIA CAMPANA
Drugstore Museum
19 aprile - 18 giugno


Copertina del libro
€ 15,00
Versione stampata

Tutelare, conoscere, conservare, valorizzare, raccontare, condividere. È questa la filiera delle buone pratiche che ogni giorno ispira e guida l’azione della Soprintendenza Speciale di Roma. La piccola mostra Tre storie dalla via Campana al Drugstore Museum racconta ai cittadini il lavoro quotidiano della Soprintendenza in campo archeologico, prendendo spunto dalle attività amministrative del Municipio XI-Arvalia. Un lavoro ordinario e silenzioso, che l’Istituto fa per buona parte della città come servizio ai cittadini, sulla base dell’art. 9 della Costituzione e nel rispetto del DLgs 42/04, il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Ricostruendo la biografia di tre importanti reperti e dei loro contesti di provenienza, la mostra prova a presentare l’archeologia in modo diverso dal solito, lanciando ai cittadini la sfida ad avventurarsi in un catalogo che vuole essere un racconto e al tempo stesso uno strumento di studio. Le storie di un nuovo cippo dei pretoriani, di una testa-ritratto del III secolo d.C. e di una statuina in bronzo di divinità orientale, immergono il lettore in una ideale passeggiata nel mondo antico, che per qualche ora lo porterà a contatto con persone, cose e idee di un passato che è altro da noi, e che proprio per questo ci è indispensabile.

La Soprintendenza Speciale Archeologia, belle arti e paesaggio di Roma è un istituto autonomo e periferico del Ministero della Cultura preposto alla conoscenza, alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione del Patrimonio Culturale di buona parte del territorio del comune di Roma Capitale. Diretta da Daniela Porro, si occupa del patrimonio archeologico, monumentale, paesaggistico, demoetnoantropologico e immateriale della città, grazie all’impegno sinergico di archeologi, architetti, storici dell’arte, restauratori, comunicatori, assistenti, personale amministrativo e di vigilanza, che ogni giorno lavorano al servizio dei cittadini e della Costituzione. Il Circuito Necropoli Portuense – Drugstore Museum è un luogo della cultura sulla moderna via Portuense, costituito da quattro monumenti tra loro vicini: la tomba dell’Airone di via Ravizza, l’area archeologica di Pozzo Pantaleo, il Drugstore Museum e la necropoli di Vigna Pia. Diretto da Alessio De Cristofaro, è stato pensato per essere un museo di prossimità, un museo, cioè, che in primo luogo offre gratuitamente servizi ai cittadini e ai visitatori, promuovendo ricerche, corsi, incontri, seminari, mostre, presentazioni ed eventi pensati per i bisogni della comunità e realizzati con e per le realtà associative del territorio. È aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.

INDICE

PRIMA PARTE: IL RACCONTO
di Alessio De Cristofaro

Prima avvertenza
Un viatico per le cose
Cose contesti, pratiche, persone
La via Campana
Il percorso
Le fasi di vita
La Via Portuense, un problema da risolvere
Storia di un cippo
Storia di una testa
Storia di un bronzetto
Nota bibliografica

SECONDA PARTE: I MONUMENTI

Seconda avvertenza

Il cippo dei pretoriani
Via Portuense - Pozzo Pantaleo. Gli scavi per il rifacimento del ponte della ferrovia Roma-Pisa
di Vanessa Zubboli

L’impiego delle coorti pretorie in un inedito documento epigrafico
di Giorgio Crimi

La testa-ritratto
Via di Villa Bonelli: indagini archeologiche preventive
di Maria Cristina Grossi

Una testa-ritratto femminile non finita dalla via Campana
di Laura Buccino

Il bronzetto
Scavi di archeologia preventiva in località Magliana Vecchia
di Maria Cristina Grossi

Dentro il sincretismo: una statuina di bronzo da via Magliana Vecchia. Alcune ipotesi identificative
di Claudia Tavolieri

Abbreviazioni bibliografiche

Appendice epigrafica

F.to 15x22, pp. 176, Brossura Filorefe, Ill. a color