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L'artigianato metallurgico nella Cisalpina romana: i casi di Milano e Verona Fecit te 8 - Opera vincitrice della quarta edizione del concorso "Fecit te"

Copertina del libro
€ 35,00
Versione stampata

Il rinvenimento di indicatori di attività metallurgiche in fase di scavo è spesso una realtà di non facile approccio, sia per quanto riguarda l’aspetto stratigrafico, sia per il trattamento e l’interpretazione dei resti. Nello studio di queste evidenze è necessario cercare un’equilibrata interazione tra dati archeometrici e dati archeologici, con una costante attenzione a far dialogare il puro aspetto archeometallurgico con il contesto. Il volume, incentrato su due realtà, entrambe di età romana ma tra loro molto differenti, rappresenta da questo punto di vista un contributo importante, considerato anche che poche sono a tutt’oggi le ricerche sulla metallurgia di età romana in Italia. Lo studio mira ad abbracciare tutta la complessa catena operativa del processo produttivo (selezione del minerale, processi di lavorazione per l’estrazione del metallo dal minerale, produzione di manufatti, uso di leghe) tendendo all’obiettivo di ricostruire non solo le implicazioni economiche, culturali e sociali, ma anche la funzione e la realtà dei siti stessi. La presentazione dei casi di studio dell’Università Cattolica di Milano e del Seminario Vescovile di Verona diventa inoltre un’occasione per avviare una riflessione più approfondita sui sistemi produttivi di età romana in area urbana, in una regione – quale è la Cisalpina – in cui l’artigianato ricopriva un ruolo economico di primo piano.

INDICE

PRESENTAZIONE di Giuliana Cavalieri Manasse e Brunella Bruno
INTRODUZIONE
Obiettivi
Metodi e strumenti

I. LA LAVORAZIONE DEL METALLO IN ETÀ ROMANA

I.1. Aspetti tecnologici: le fasi dell’attività metallurgica
Estrazione e primo trattamento
Riduzione
Lavorazione
Le leghe di rame
Il ferro
L’oro
L’argento

I.2. Artigianato e società. L’organizzazione del lavoro
L’artigianato nel modo romano
“Ad virtutem non pertinent”: storia dell’artigianato nella società romana
Dall’officina all’industria: l’organizzazione del lavoro
Le istituzioni collegiali
I luoghi della lavorazione
Forni ed ateliers
Forge e fonderie nel contesto urbano
Scala produttiva e specializzazione del lavoro

I.3. La tecnologia metallurgica nelle fonti scritte
Introduzione
Aes: una parola per tre metalli
Il rame e la sua lavorazione
Stagno, zinco e piombo: la creazione delle leghe
I minerali del rame

II. DUE CASI DI STUDIO

Premessa metodologica allo studio dei contesti di scavo
Oggetto degli studi archeometallurgici
Considerazioni sulle dinamiche di formazione dei depositi

II.1. MILANO

II.1.1. La metallurgia nella Milano romana Geomorfologia del territorio e disponibilità di materie prime
Panorama delle attività produttive nella Milano romana
Tipologia delle aree artigianali
Sviluppo delle aree artigianali e le trasformazioni urbanistiche
Coesistenza di diverse tradizioni artigianali
Conclusioni

II.1.2 Il sito dell’Università Cattolica
L’insediamento
Periodo I
Periodo II
Periodo III
Periodo IV
Periodo V
Periodo V
La necropoli
Periodi VII-X
La fase post-classica
Periodo XI
Periodo XII
La fase bassomedievale e Rinascimentale

II.1.3. Analisi dei reperti
Premessa
La lavorazione delle leghe di rame
Fusione del bronzo e di leghe analoghe
Produzione dell’oricalco
La metallurgia del ferro
Forgia
Riduzione
La lavorazione dell’oro
Resti delle strutture dei forni
Osservazioni sui materiali refrattari

II.1.4. Conclusioni: il panorama produttivo del sito dell’Università Cattolica
Riepilogo dei dati
Valutazione della scala produttiva e del grado di specializzazione del lavoro

II.2. VERONA

II.2.1. La metallurgia nella Verona romana
Geomorfologia del territorio veronese
Vie di comunicazione e direttrici commerciali
Disponibilità di materie prime
Panorama delle attività produttive nella Verona romana
Conclusioni

II.2.2. Il sito del Seminario Vescovile
Introduzione generale al sito
Il quartiere artigianale
Le strutture metallurgiche: i forni
Le strutture metallurgiche: le fosse di fusione
Gli ambienti chiusi: officinae e tabernae
Conclusioni

II.2.3. Analisi dei reperti
Premessa
La lavorazione delle leghe di rame
Raffinazione dell’argento
Lavorazione del ferro
Resti della struttura dei forni
Osservazioni sui materiali refrattari

II.2.4. Conclusioni: il panorama produttivo del sito del Seminario Vescovile
Riepilogo dei dati
Valutazione della scala produttiva e del grado di specializzazione del lavoro

III. CONCLUSIONI

Due siti a confronto
Riepilogo dei dati generali
Le conoscenze tecnologiche
Le scorie di lavorazione e i manufatti prodotti
I materiali refrattari
Organizzazione del lavoro e scala produttiva
Un contributo alla definizione di modelli produttivi in Cisalpina

ABBREVAZIONI BIBLIOGRAFICHE
TAVOLE

L'AUTRICE

Elisa Maria Grassi ha conseguito il Dottorato di Ricerca in archeologia classica nel 2009, con una tesi su “L’artigianato metallurgico nella Cisalpina romana: i casi di Milano e Verona”, di cui questo volume costituisce la revisione aggiornata. Attualmente è assegnista di ricerca per la cattedra di Metodologia della Ricerca Archeologica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Accanto alla formazione umanistica, ha potuto approfondire le competenze in ambito archeometrico presso il Wolfson Archaeological Science Laboratory dell’University College London. Nell'ambito della collaborazione con l’Università Cattolica, oltre all’attività didattica rivolta a studenti del corso di laurea triennale e della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici, si occupa dello studio dei materiali e del coordinamento sul campo di attività di scavo. I suoi interessi sono rivolti alla cultura materiale del mondo romano e tardoantico e all’archeologia della produzione: le sue ricerche in questi campi sono condotte in collaborazione con diversi enti italiani ed esteri, tra i quali diverse Soprintendenze del nord Italia e l’Experimental Technology Center della Brunel University London, di cui è Honorary Research Fellow. È membro della Missione Archeologica Italiana a Malta e della Missione Archeologica Italiana a Hierapolis di Frigia (Turchia). È autrice di numerose pubblicazioni ed interventi in convegni nazionali ed internazionali.

F.to 17x24, pp. 288, Ill. a colori e B/N