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Come il cielo fra le ali degli uccelli

Copertina del libro
€ 35,00
Versione stampata

In un mondo sopraffatto dall'immagine elettronica e dalla tecnologia digitale, quelli di noi che per gran parte della vita hanno quotidianamente consumato l'arte come il cibo e l'acqua, nutrono una particolare affinità verso la creatività degli artisti che lasciano un “segno”, ossia una traccia, sul territorio e la carta è certamente il medium che, meglio di ogni altro, rende tutto ciò possibile. Per "segno", termine difficile da tradurre, si intende la capacità dell'artista di rendere la propria traccia creativa e manuale sul supporto che lo ospita, spesso utilizzando una linea grafica, un simbolo oppure un tipo di scrittura e naturalmente, molte volte, ricorrendo ad un'immagine. Nessuno crea un “segno” come la pittrice norvegese Elisabet Norseng. I lavori della Norseng non sono mai ciò che sembrano. Le sue osservazioni (siano esse appuntate sul cielo, sulla notte, sulla flora o sulla terra) sono tradotte sul supporto cartaceo in un modo metodico ma allo stesso tempo giocoso e controllato, con un'esplosione di semplicità cromatica. I fregi cartacei raccolti in questo volume ed esposti presso l’area archeologica di Capo di Bove a Roma della Norseng (grandi acquarelli colorati composti di più di 50 disegni differenti) rappresentano animali, piante, fontane, sorgenti e terme; si occupano di magia, di mito e del simbolismo mistico dei numeri, sposando quindi perfettamente il tema naturale di Capo di Bove. La ragion d'essere di questo museo è strettamente legata all'ambiente e alla natura che lo circonda. La sua direttrice, l'archeologa Rita Paris, è rigorosa nella sua adesione a questa identità. Tutti gli artisti che hanno concepito opere per Capo di Bove hanno dovuto prioritariamente interpretare e mantenere in vita il legame così forte che qui si instaura tra l’esistenza umana e la natura, troppo spesso negato nei contesti urbani contemporanei.

Elisabet Norseng - L’artista è nata ad Oslo nel 1959. Lavora e vive dal 1994 fra Parigi ed Oslo. E’ attiva sulla scena internazionale dal 1984 e sono numerosissime le mostre personali e collettive, gli articoli e le pagine del web a lei dedicate, i libri da lei pubblicati, le produzioni radiofoniche, sia in Norvegia che nel resto del mondo. Ha vinto numerosi premi e le sue opere sono conservate presso collezionisti privati e pubblici. Ricordiamo qui alcune mostre: 1984, A Berlin travel, Forge Gallery, Oslo; 1985, Castello di Stenico, Trento; Scoletta San Zaccaria Gallery, Venezia; 1990 Persons and Lindell Gallery, Helsinki; 1994, Nice Grand Prix, Palais des Sports, Nice; 1999, Fuggevole come la neve, Salon Privé Gallery, Rome; 2001 Sparresholm Gallery, Holme-Olstrup, Denmark; 2005 Aria e Vento, Salon Privé Gallery, Rome; 2011, Arabian Nights, The Drawing Center of Norway, Oslo; Tocchi, Salon Privé Gallery, Rome; 2013, Touches, Vikerødegården Gallery, Furnes, Hamar; Pocket Stone Collection, e Wall drawings, Cité internationale des arts, Paris. L’elenco delle sue attività espositive più esaustivo è pubblicato proprio nel volume “Come il cielo fra le ali degli uccelli”.

F.to F.to cm 28,5 x 23, Brossura, pp. 112, Ill. a colori