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Sulle rive dell'Acheronte. Vol. 1 (Egitto, Vicino Oriente Antico, Area Storico-Comparativa) Costruzione e percezione della sfera del Post Mortem nel Mediterraneo Antico

Copertina del libro
€ 24,00
Versione stampata

Il libro raccoglie gli Atti del II Incontro sulle Religioni del Mediterraneo Antico promosso dal Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” e dedicato al tema del post mortem. L’iniziativa, denominata Sulle Rive dell’Acheronte. Costruzione e Percezione della Sfera del Post Mortem nel Mediterraneo Antico, si è svolta da martedì 12 a sabato 16 giugno 2012 a Velletri (Roma). Oggetto e fine del convegno è stato l’approfondimento, da un punto di vista interdisciplinare, delle metodologie di indagine atte ad analizzare i meccanismi di costruzione culturale di quanto attiene alla sfera del post mortem. Per questo, gli interventi si sono soffermati sulle tematiche connesse a quanto possiamo definire convenzionalmente come “anima” e “Aldilà”, sulle caratteristiche degli esseri extra-umani e delle divinità collegate a questa sfera, così come sui rituali funebri, ponendo in evidenza, tramite l’analisi di singoli casi di studio, l’approccio euristico e i metodi di analisi, usuali o di carattere innovativo, verificandone criticamente l’efficacia in un confronto diretto con il materiale documentario.

Sommario: I. Baglioni, Prolegomeni allo studio della sfera del post mortem. Brevi osservazioni di metodo. La sfera del post mortem in Egitto e nel Vicino Oriente Antico: B. Bellucci - M. Vigo, Note sulla concezione del post mortem presso gli Ittiti. A. Colazilli, La Morte per annegamento nell’antico Egitto. Privilegio e dannazione. I. Davino, Da un mondo all’altro. L’“apertura della bocca” e il legame tra il defunto e il vivo. F. Iannarilli, Culto degli antenati o damnatio memoriae? I defunti “speciali” del complesso funerario di Umm el-Marra. V. Melchiorri, Defunti bambini e dinamiche rituali nel mondo fenicio d’Occidente. Il contributo dell’archeologia. M. Piccin, Escamotages di immortalità? Morte e retorica nel mondo accadico. S. Ponchia, Le divinità infere nella letteratura neo-assira tra canonizzazione e ricerca. L. Sembrano, L’evocazione del mondo infero nel salterio e nei libri sapienziali a confronto con i Canti degli arpisti egiziani. V. Turriziani, La rappresentazione “parziale” del defunto: funzione e significato dei busti nelle tombe private dell’Antico Regno. I. Vezzani, A ciascuno il proprio destino nella Duat: il papiro SAT 3663 della cantante di Amon Cesmehed-Khonsu. La sfera del post mortem in una prospettiva storico-comparativa: P. Bollettin, Il morto non sono io. Vivi e morti tra i Mebengokré del Brasile centrale. J.G. Cardiel, A lomos de la esfinge, guiados por la diosa: El tránsito al más allá en el imaginario ibérico. M. Menicocci, Praterie senza “Aldilà”. Morte e sorte “oltremondana” tra gli indiani Crow. M. Nocca, “Una ex illis ultima”. Immagine e rappresentazione della morte dalla fine del Medioevo al Rinascimento. Danza macabra, Trionfo della Morte, Giudizio Universale in alcuni cicli pittorici italiani.

F.to 17x24, Brossura, pp. 208