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ANFORE GRECO-ITALICHE NEAPOLITANE (IV-III secolo a.C.) - Fecit te 6

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€ 38,00
Versione stampata

Obiettivo di questo lavoro è la definizione di una produzione neapolitana di anfore greco-italiche di fine IV-III sec. a.C. partendo dalle tracce emerse a Piazza Nicola Amore a Napoli dalle indagini archeologiche per la realizzazione della Stazione “Duomo”, dove dalla prima metà del III secolo a.C. laboratori ceramici si insediano negli spazi in rovina di un'area, forse a carattere santuariale, edificata nel corso del IV secolo a.C.
Nei contesti stratigrafici, da cui l’analisi nasce, sono distinte più varianti di morfologia e capacità di Greco-Italiche IV e Vb, caratterizzate in base a morfo-metrologia, manifattura e apparato epigrafico. In assenza del rinvenimento delle fornaci, l’ipotesi produttiva è fondata su un’ampia rassegna degli indicatori di produzione.
Per l’apparato epigrafico sono sperimentate modalità di lettura proprie della teoria della comunicazione, per focalizzare l’attenzione sul messaggio trasmesso. Dall’analisi delle codificazioni e dei canali utilizzati si ipotizza che i bolli siano stati funzionali nel circuito produttivo come contrassegni dei fabbricanti.
Le forme con cui questa produzione si rapporta a quanto conosciuto sia dell’economia neapolitana, sia dell’attività coeva dell’atelier pitecusano, sono individuate con particolare attenzione per una“famiglia” di bolli in cui ricorre il simbolo della corona, interpretato come attributo distintivo dell’antica lampas in onore della sirena Partenope. Il rapporto tra simbolo e agoni assume una connotazione maggiore in relazione al contesto di ritrovamento, poiché le Greco-Italiche IV con bolli “GAR corona” sono fabbricate, a fine IV a.C., nei pressi dell’area santuariale individuata a Piazza Nicola Amore dove le indagini hanno riconosciuto, per le fasi imperiali, parte del complesso degli Italikà Rhomaia Sebastà Isolympia, tra le cui gare è attestata nuovamente una lampas, in onore di Augusto.

L’AUTORE
Lydia Pugliese è laureata e specializzata all’Università di Napoli “Federico II” in Archeologia delle Provincie Romane; per la tesi di Laurea ha studiato le anfore imperiali di produzione orientale dal complesso di S. Lorenzo Maggiore a Napoli, approfondendo le tematiche relative a modalità produttive e d’insediamento degli ateliers di Rodi, Cnido e Creta. Ha conseguito nel 2009 il Dottorato di Ricerca in Scienze Archeologiche presso l’Università “Federico II” con un progetto dedicato alla produzione di anfore greco-italiche a Neapolis tra IV-III sec. a.C. emersa dalle indagini archeologiche per la realizzazione a Piazza Nicola Amore della stazione Duomo della Linea 1 della metropolitana di Napoli: work in progress tuttora in corso e già oggetto degli studi di Specializzazione. Ha collaborato con la Soprintendenza Archeologica di Napoli allo studio dei materiali per il museo archeologico di S. Lorenzo Maggiore. Dal 2001 è parte dell'équipe che garantisce assistenza scientifica agli scavi per la Linea 1 della metropolitana di Napoli, lavorando sia allo studio dei reperti ceramici, sia alle indagini archeologiche, in particolare a piazza Nicola Amore, dove ha partecipato allo scavo dei contesti oggetto di questo studio.

PREFAZIONE di Daniela Giampaola e Raffaella Pierobon

PREMESSA

INTRODUZIONE

I. UN CENTRO DI PRODUZIONE E UN PRODOTTO CERAMICO: NEAPOLIS E LE ANFORE GRECO-ITALICHE

1.1. Il contesto
1.2. I contesti analizzati
1.2.1. Scheda Approfondimento Contesto: edificio ellenistico MA42. Ambiente MAF146. Il cavo di fondazione US1745 e il suo riempimento US1746
1.2.2. Scheda Approfondimento Contesto: l’asse viario MA40
1.2.3. Scheda Approfondimento Contesto: edificio ellenistico MA42. Ambiente MAF146. Il pozzo USM1696/USM1884
1.2.4. Scheda Approfondimento Contesto: edificio ellenistico MA44. Il livellamento MAF239. I livelli US2369, US2342, US2330
1.2.5. Scheda Approfondimento Contesto: laboratori artigianali MA47. Area centrale MAF144
1.2.6. Scheda Approfondimento Contesto: asse viario MA41: la pavimentazione stradale US1969 e il livello di abbandono US1967
1.2.7. Scheda Approfondimento Contesto: i contesti in cui i materiali sono residuali

II. ALLA RICERCA DI UNA TIPOLOGIA: MORFOLOGIA, ARCHEOMETRIA E INDIVIDUAZIONE DEGLI ATELIERS

2.1. Storie di analisi tipologiche
2.2. Storie di analisi epigrafiche
2.3. Storie di ricerche d’ateliers
2.4. Storie d’analisi archeometriche
2.5. E domani…..

III. LE ANFORE NEAPOLITANE

3.1. Riflessioni di tipologia e quantificazione dei materiali
3.2. Gr.-Ita. IV-Napoli
3.3. Gr.-Ita. Vb-Napoli
3.4. Gli indicatori di produzione
3.4.1. Gli indicatori “primari”di produzione
3.4.2. Gli indicatori “secondari” di produzione
3.4.3. Gli indicatori di produzione desumibili dal contesto di ritrovamento
3.4.4. Gli indicatori di produzione desumibili dall’analisi degli impasti e la questione dell’argilla neapolitana

IV. UN SISTEMA DI COMUNICAZIONE EPIGRAFICO

4.1. Strutturare il feedback: organizzare una classificazione
4.1.1. Rumori e varianti di segnale
4.1.2. Ricostruzione del segnale: il canale
4.1.3. Ricostruzione del codice: le matrici
4.1.4. Ricostruzione dei codificatori: gli incisori
4.1.5. Ricostruzione del messaggio
4.1.6. L’individuazione della fonte
4.2. Una prova di feedback: la rassegna epigrafica
4.2.1. La famiglia dei bolli “con corona”: segnali, codici e messaggi
4.2.2. Il testo della Sequenza 1
4.2.3. Interpretazione della sequenza 1: varianti di codice o varianti di messaggio?
4.2.4. Il gruppo di lettere B: definizione dei messaggi
4.2.5. Il gruppo di “amici” XAP/XAPMEO
4.2.6. Il messaggio MAMAPKO/MAMAPKOY
4.2.7. Il messaggio ZIMIA
4.3. Sui risultati del sistema di comunicazione epigrafico
4.4. I bolli non compresi nella rassegna

V. DAI BOLLI AL SISTEMA PRODUTTIVO: RIFLESSIONI E SPUNTI DI RICERCA

5.1. Un ambito interpretativo per il simbolo della corona ….
5.2. …e per la famiglia delle anfore ?AP corona
5.3. Un sistema produttivo polinucleare: Napoli e Ischia
5.4. Un’ipotesi di definizione dei protagonisti della bollatura

VI. RIASSUMENDO: NUOVI DATI E FUTURE RICERCHE

A. CATALOGO ANFORE

B. CATALOGO BOLLI

Legenda
CATALOGO BOLLI I: I SEGNALI DI PRODUZIONE NEAPOLITANA

CATALOGO BOLLI II: I SEGNALI PRODOTTI NELL’OFFICINA DI S. RESTITUTA O D’ORIGINE NON IDENTIFICATA

BIBLIOGRAFIA

F.to 17x24, Brossura, pp. 243, Ill. B/N

RASSEGNA STAMPA

Bryn Mawr Classical Review