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L'allattamento nella Grecia di epoca arcaica e classica - Sacra publica et privata 3

Copertina del libro
€ 50,00
Versione stampata

??? ???????? ??????? ??? ?????????: il latte è fratello delle mestruazioni. In questo passo ippocratico si riassume tutta la teoria degli antichi Greci sull’emogenesi del latte umano, teoria straordinariamente tenace e ricca di sorprendenti implicazioni culturali. Partendo dall’emogenesi del latte, e analizzando in parallelo un concetto particolarmente caro alla cultura greca ma oggi intraducibile, cioè quello di aijdwv??, una sorta di vergogna mista a rispetto e timore del sacro, Giulia Pedrucci offre nuove argomentazione per spiegare la singolare assenza di immagini di scene di allattamento nell’arte greca di epoca arcaica e classica. Accanto a un’analisi puntuale e originale dell’allattamento nella Grecia antica, questo libro offre una rilettura del ruolo della Madre (volutamente e ostinatamente con la maiuscola: un “personaggio” di pirandelliana memoria) nella società del tempo, finalmente libera da sovrainterpretazioni anacronistiche e psicanalitiche del materiale offerto dagli “autori” (maschi). In questo modo l’Autrice ci consente di gettare uno sguardo inedito su alcuni aspetti poco noti del pensiero greco, senza peraltro alimentare l’illusione di poter vedere più di quanto ci è concesso dalle fonti.

Giulia Pedrucci è laureata presso l’Università di Bologna in Storia delle religioni del mondo antico e presso l’Università di Parma in Archeologia del Vicino Oriente antico. Dopo il dottorato di ricerca in Antropologia culturale del mondo antico, conseguito presso l’Università di Siena, ha vinto numerose borse post-dottorali, sia in Italia che all’estero, fra cui la prestigiosa Borsa di perfezionamento in studi di Storia delle religioni “Raffaele Pettazzoni” (Accademia Nazionale dei Lincei). Attualmente collabora all’insegnamento di Religioni del mondo classico presso l’Università di Bologna. Oltre a diversi articoli scientifici, ha pubblicato l’apprezzata monografia Cibele frigia e la Sicilia. I santuari rupestri nel culto della dea, e, all’interno della medesima collana Sacra publica et privata, la recente monografia L'isola delle "madri". Una rilettura della documentazione archeologica di donne con bambini in Sicilia.

INDICE

PREMESSA di Véronique Dasen
Indicazioni/precauzioni per l’uso
INTRODUZIONE
1. STEREOTIPI MASCHILI DELLA MADRE. OVVERO DELLA MATERNITÀ INSEGNATA, DELLA MATERNITÀ IMPOSTA, DELLA MATERNITÀ TEORIZZATA E DINTORNI
Introduzione
1.1. Soltanto madri. Personaggi in cerca d’autore?
1.2. La maternità terapeutica: i trattati medici
1.3. La maternità biologica e civica: i trattati filosofici
1.4. La maternità narrata e rappresentata: i poemi epici e le opere teatrali
1.4.1. I Greci erano davvero misogini?
1.4.2. La madre dolorosa, ovvero la madre eroica
1.4.3. La madre luctuosa, ovvero la madre apais
1.4.4. La madre terribilis, ovvero la madre cagna
1.4.5. Saffo, l’autrice
1.4.6. Appendice. La nutrice
1.5. La maternità normata: diritto privato e diritto sacro
1.6. La maternità ricordata: gli epigrammi funebri
1.7. La maternità visualizzata: quando la parola passa alla muta archeologia
1.7.1. Scene di ordinaria quotidianità
1.7.2. Donne incinte e donne che partoriscono
1.7.3. Donne che allattano
1.7.4. Donne mascoline, donne nude e donne anziane
1.8. Un’altra maternità (o una maternità “altra”): la maternità divina
1.8.1. Che cos’è una dea? Che cos’è una madre?
1.8.2. Essere madri sull’Olimpo: Demetra, Cibele, Afrodite, Hera
1.8.3. Vergini, ma anche madri: Atena e Artemide
1.8.4. La “maternità” non sta sull’Olimpo: Gaia, Rhea, Maia, Leto, Teti e le altre
1.8.5. Collettività divine femminili
1.8.6. Mostri femminili
1.8.7. Può esserci un padre anche senza madre? Uomini senza donne
1.8.8. Può esserci una madre anche senza padre? Donne senza uomini
1.8.9. Conclusioni, ovvero riflessioni. Problemi di “ingegneria politeistica”
1.8.10. Appendice “(te)onomastica”. Meter: molte variazioni su un nome. Ulteriori problemi di “ingegneria politeistica”
1.9. Conclusioni, ovvero riflessioni. Un personaggio con molti autori
2. LATTE E SANGUE
2.1. Ta; gavlakta ajdelfa; tw`n ejpimhnivwn: latte e sangue all’interno del corpo femminile
2.2. Pregiudizi connessi con il sangue mestruale
2.3. Latte e sangue come cura. Qualche rimedio “simpatico”
2.4. Barbarae gentes, quae lacte vivunt: i condizionamenti culturali di una bevanda naturale
2.5. Latte e sangue nei riti e nel culto
2.6. Conclusioni
2.7. Appendice I. Il bambino e il formaggio
2.8. Appendice II. Menstruum quasi monstrum
3. L’ALLATTAMENTO
3.1. Il seno femminile
3.2. I condizionamenti culturali di una pratica naturale: un problema di sempre
3.3. Allattare: un problema anche lessicale e semantico. Trevfw, tiqhvnh, qh'sqai
3.4. Allattare o non allattare: questo è il problema!
3.5. La scelta della nutrice e le parentele di latte. Una questione di “ingegneria genetica” anche in Grecia?
3.6. L’allattamento ferino: storie di dei e di eroi
3.7. …ritorno all’iconografia (e alle ninfe). Conclusioni
3.8. Appendice. La “nutrice-strega” e la “levatrice-strega”
BIBLIOGRAFIA
APPENDICI A MARGINE
Appendice etnografica e “pasoliniana”: la couvade e due poesie
Appendice “schematica”: Erittonio e Romolo
Appendice folclorica I: latte e malocchio
Appendice folclorica II: il latte di padre
Appendice “onirica”: Artemidoro di Daldi
Appendice “mnemonica”: seni, testicoli, lampadine e palloncini. Giocando a fare Aby Warburg
Omaggio a Nicole Loraux: l’éloge de l’anachronisme en histoire
ILLUSTRAZIONI

F.to 17x24, Brossura, pp. 318, Ill. b/n