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Fine della tirannide (La)- Fare storia 3

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Il volume conclude un ciclo iniziato dallo stesso Autore con La tirannide in Grecia antica e proseguito con Tiranni, legislatori e giudici in Grecia arcaica. Erodoto e la tirannide. Particolare attenzione è qui riservata alla tirannide degli Ortagoridi, la più duratura in assoluto, le cui vicende costituiscono da un lato un contrappunto costante a quelle della più nota tirannide corinzia, dall'altro – attraverso la figura di Agariste, figlia del tiranno Clistene e madre dell'ateniese Clistene il riformatore – si legano ai futuri sviluppi della democrazia ateniese. La caduta della tirannide è osservata sia nei suoi aspetti economico-sociali (una interpretazione economicista vorrebbe legare la caduta dei Cipselidi con il declino delle esportazioni corinzie), che cronologici (la tirannide di Sicione non può estendersi oltre la durata centennale attribuitale da Aristotele), ma anche di propaganda, come ad Atene, dove gli Alcmeonidi contendono ai tirannicidi Armodio ed Aristogitone il merito di avere liberato la città.

SOMMARIO
La quarta tribù dei Sicionî, 1.- Tradizioni relative ad Egialeo, mitico fondatore di Sicione, 2.- La tribù degli Archelai, 3.- Le nozze di Agariste, 3.- L'avversione alla tirannide degli Alcmeonidi, 4.- Gli Alcmeonidi e i tirannicidi Armodio e Aristogitone, 5.- Erodoto aderisce alla tradizione che esalta il ruolo degli Alcmeonidi nella fondazione della democrazia, 6.- Creso e Clistene di Sicione accrescono la ricchezza e il prestigio degli Alcmeonidi, 7.- Positiva immagine di Clistene di Sicione in Erodoto, 8.- Relazione fra Clistene di Sicione e l'ambito alcmeonide, 9.- La immagine degli Ortagoridi nella storiografia del IV secolo a.C., 10.- Ortagora, figlio dell'umile inserviente Andreas, 11.- La genealogia degli Ortagoridi in Nicolao di Damasco ed Erodoto, 12.- L'umiltà delle origini di Andreas non viene evidenziata in Erodoto, 13.- Clistene rappresenta un elemento di novità, tanto nella storiografia di IV secolo a.C. che in Erodoto, 14.- La storia dei tre fratelli, 15.- Istigato da Clistene Isodemo, cogliendolo in adulterio, uccide il fratello Mirone, 16.- Clistene a motivo dell'impurità allontana il fratello Isodemo da Sicione e ne ostacola il ritorno, 17.- L'esilio di Isodemo è argomento per la retta cronologia dei Cipselidi, 18.- Problematico inserimento di Clistene nello stemma genealogico degli Ortagoridi, 18.- Clistene viene separato dai fratelli Mirone ed Isodemo, facendone un cugino o pro-cugino, 20.- Ortagora ("colui che arringa con giustizia") potrebbe essere un soprannome di Mirone, 21.- La figura di Mirone I mette in ombra quella del figlio Aristonimo, 22.- La ricostruzione della vicenda dinastica degli Ortagoridi e il problema della cronologia: Isodemo un intruso?, 23.- Il punto di svolta è costituito dalla figura di Clistene, 24.- Aristotele avverte che Clistene è meno rispettoso delle leggi, 25.- Il passaggio da Mirone a Clistene ha comportato una metabolhv, 26.- Le nozze di Agariste e il sistema delle relazioni estere di Sicione, 27.- La cronologia della cacciata di Eschine, ultimo tiranno di Sicione, 28.- Il PRyl 18 sembra associare la cacciata di Eschine con quella di Ippia da Atene, 28.- Anche Plutarco, elencando le tirannidi abbattute dagli Spartani, sembra accostare Eschine ad Ippia, 29.- Uno scolio ad Eschine oratore sembra inserire il tiranno Eschine nella dinastia degli Ortagoridi, 30.- Relativa inamovibilità della cronologia di Clistene di Sicione, 32.- Uso discriminante della veste detta katwnavkh, 33.- Applicazione della katwnavkh ai contadini, oppure agli esuli, 34.- Nascente opposizione città-campagna, 35.- Tirannide e proprietà fondiaria sotto Pisistrato, 36.- Implausibile equivalenza fra la tirannide ed uno specifico settore della economia, 36.- Problematica applicazione del concetto di 'borghesia' al ceto della imprenditoria nel mondo antico, 37.- Validità del concetto di 'capitalismo' per il mondo antico, 38.- Attribuire ai tiranni una politica mercantile è proprio della visione modernistica della economia antica, 39.- La tendenza modernista trova espressione in un gruppo tedesco e francofono di classicisti, 40.- Il primitivismo tende ad impoverire il quadro documentario offerto dalle fonti antiche in favore di elaborazioni teoriche, 41.- La base sociale della tirannide è costituita – secondo la Mossé – dalla classe media, 42.- La formazione di un dh'mo" urbano matura in relazione alle diverse circostanze, 43.- La rivolta dei pescatori di Samo dimostra che non sempre il tiranno viene appoggiato dai ceti poco abbienti, 43.- Contrapposte visioni della funzione sociale (novmisma) o economica (crhvmata) della moneta, 45.- La visione della storia greca arcaica nelle opere di Will e Mazzarino, 46.- La relazione fra il dominio dei Bacchiadi e la fioritura della ceramica protocorinzia non può essere negata dal Will, 47.- Secondo il Will l'intervento dei Bacchiadi sulla produzione sarebbe limitato al prelievo fiscale, 48.- Lo spostamento cronologico accolto dal Will preclude la visione del nesso fra espansione commerciale e avvento della tirannide, 49.- La tirannide più che ad un impulso economico corrisponde ad una insufficienza politica della aristocrazia, 50.- La mancata metamorfosi di una tirannide in democrazia non è spiegabile solo con il ruolo esercitato da Sparta, 51.- Anche per Will la tirannide non è anticamera della democrazia, 52.- Will attribuisce a Solone un ruolo decisivo nel prefigurare la successiva democrazia ateniese, 53.- La tirannide corrisponde ad un profondo mutamento delle strutture sociali, 53.- L'avvento della tirannide accompagna – non determina – fenomeni di espansione commerciale, 54.- Il tiranno favorisce lo sviluppo economico anche attraverso la realizzazione di opere pubbliche, 56.- Il tiranno innova rispetto alla aristocrazia introducendo elementi che preludono alla formazione dello stato, 56.- Il rapporto fra società ed individuo risponde ad un equilibrio di tensione, 57.- Nell'analisi dei fattori economici inerenti alla tirannide di Periandro Will ha tralasciato il commercio, 58.- Will interpreta l'introduzione della moneta come un fatto politico e sociale più che economico, 59.- Il ruolo della economia nella fine della tirannide dei Cipselidi, 60.- Cipselo detto Psammetico, ultimo tiranno di Corinto, 61.- Ucciso Psammetico il popolo di Corinto profana le tombe dei Cipselidi ed istituisce un regime oligarchico, 62.- La nuova boulhv di Corinto ha una struttura ottadica, 63.- Intervento del Will nella polemica fra modernisti e primitivisti sull'economia antica, 64.- Insufficienza del modello primitivista, 66.- Il bilancio della Humphreys, 67.- Creazione di categorie sociali astratte quali homo politicus ed homo oeconomicus, 67.- Il commercio come fattore economico non può essere posposto ad altri fattori di formazione della ricchezza, 68.- Importanza del commercio in Esiodo, 69.- Gli esponenti del pensiero primitivista valorizzano le elaborazioni teoriche dei filosofi a discapito dei dati della economia reale, 70.- Dai primitivisti viene negato al cittadino comune il possesso di uno spirito imprenditoriale, 71.- Il riscontro delle fonti smentisce il quadro fortemente limitativo della antica economia fornito dai primitivisti, 71.- La presenza del lavoro servile – teorizzata da Aristotele – non inibisce l'esistenza del lavoro libero, 72.- La stessa società oplitico-contadina teorizzata dai primitivisti viene messa in crisi dallo sviluppo storico verificabile in Atene, 74.- Il resistere è la funzione fondamentale dell'oplita, 75.- Immagine dell'oplita nei versi di Tirteo, 75.- Elementi dell'armatura e peculiarità dello scudo oplitico, 76.- La conquista dei Dori presuppone forme di scontro preoplitiche, 77.- Il rovescio dell'ideale oplitico nel frammento 60 D di Archiloco, 78.- Nel dialogo platonico delle Leggi il combattente oplitico diviene espressione di una ideologia etica, 79.- Il rovescio dell'etica oplitica è costituito dalla perdita dello scudo, 80.- Esaltazione ideologica delle battaglie di tipo oplitico quali Maratona e Platea, 81.- Il giuramento degli efebi ateniesi, 83.- Armature semi-oplitiche occupano la sala d'armi descritta da Alceo, 83.- Appendice I: Le tirannidi e le democrazie secondo Gaetano De Sanctis, 85.- Le tirannidi in Ionia, 85.- La tirannide in Efeso, 85.- Le tirannidi di Eritre e Chio, 86.- La tirannide in Grecia, 89.- Corinto e le altre tirannidi istmiche, 89.- Falsata ricostruzione delle vicende della tirannide di Pisistrato, 91.- La politica di Pisistrato riscuote un sostanziale consenso, 91.- Difficoltà affrontate da Ippia, 92.- La tirannide di Policrate, 93.- Risposta degli Ateniesi al tentativo di imporre una timocrazia, 93.- Le riforme di Clistene e l'istituzione delle tribù territoriali, 94.- L'istituto dello ostracismo, 94.- Assegnazione delle cariche per sorteggio, 95.- Appendice II: I tiranni greci secondo Antony Andrewes, 97.- Il background della tirannide, 97.- La monarchia greca, 98.- La aristocrazia greca, 99.- Le costituzioni greche evolute, 100.- Le fonti, 101.- La parola tiranno, 102.- Il punto di vista del tiranno, 103.- Erodoto e Tucidide, 105.- Platone, 105.- Il fattore militare: Fidone di Argo e l'esercito oplitico, 106.- Lo oplita e lo stato, 107.- Opliti e tiranni, 109.- Il re Fidone di Argo, 110.- Abbattimento della aristocrazia a Corinto, 113.- La aristocrazia dei Bacchiadi, 114.- La rivoluzione di Cipselo, 115.- I tiranni al potere, 116.- Il fattore razziale: i Dori nel Peloponneso, 118.- Corinto, 120.- Gli Ortagoridi di Sicione, 120.- Clistene, 120.- Elide, Pisa ed Olimpia, 124.- Messenia, 125.- L'alternativa spartana alla tirannide, 126.- Il sistema di Licurgo, 127.- Origine di particolari istituzioni spartane, 127.- Lo sviluppo della costituzione spartana, 130.- Licurgo, 130.- Il fattore economico: Solone ateniese, 132.- Il commercio e l'invio di colonie, 132.- La moneta, 133.- Indice dei nomi, 135.- Indice delle parole greche, 145.- Indice delle fonti, 147.- Bibliografia, 151.

AUTORE:
Nato a Roma nel 1962, si è laureato alla «Sapienza». Completati gli studi del dottorato ha pubblicato uno studio su Le ambascerie dal mondo greco a Roma, Roma 1997. Corollarî di questo lavoro sono stati il libro su Il ruolo dei patroni nelle relazioni politiche fra il mondo greco e Roma, Saur, München-Leipzig 2001 e le Iscrizioni storiche ellenistiche III, Herder, Roma 2002. In seguito ad una collaborazione con l'Università di Colonia ha edito le Iscrizioni dello estremo oriente greco, Habelt, Bonn 2004. Nel 2003 è stato Tytus Fellow presso l'Università di Cincinnati e nel 2004-2005 ha soggiornato per un anno come junior fellow presso il Center for Hellenic Studies di Washington DC, dedicandosi in particolare alla redazione de I Greci in Medio Oriente ed Asia Centrale, Le relazioni diplomatiche di Roma I-II e Filius Publicus, tutti stampati da Herder, Roma, fra il 2005 e il 2007. Ha pubblicato con il titolo Hippikà, Weidmann, Hildesheim 2011, il primo fascicolo di una serie dedicata alle competizioni equestri nell'antichità. I suoi ultimi lavori, editi in questa stessa collana sono La tirannide in Grecia antica, Scienze e Lettere, Roma 2012 e Tiranni, legislatori e giudici, ibid.

F.to 17X24, Brossura, pp. 154