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Le tavole di Ganimede

Copertina del libro
€ 12,00
Versione stampata

Questa opera giovanile dell’autore evoca, con un racconto epico ambientato in un mondo alieno, la leggenda di uno scontro tra creature per le quali la dimensione eroica è più connaturata ed agevole, da cui più facilmente può scaturite la linfa della trasfigurazione poetica e trarre origine il richiamo intenso del mito. Il romanzo si avvale di una ricerca linguistica tesa a riprodurre il fascino evocativo dei linguaggi arcaici, nei quali le parole risuonavano limpide e forti, con una primitiva purezza capace di suscitare emozioni profonde. Esso rappresenta un omaggio a un mondo sempre presente nel nostro pensiero, un tentativo di ricreare la suggestione e l’incanto con cui venivano ascoltate le antiche storie, e potevano essere per un poco dimenticate le fatiche e le ansie del giorno.

Dalla nota introduttiva

Il 18 Marzo 2631, nel corso di una spedizione di ricerche geologiche organizzata dal personale della base settentrionale di Ganimede, durante uno scavo superficiale di sondaggio furono trovati cinque oggetti di materiale non classificato, che sembravano di origine artificiale. Tale impressione fu confermata nel corso di un primo esame, dopo l'immediato rientro alla base. Poiché gli oggetti suggerivano chiaramente una ipotesi sulla loro funzione, vennero fin da allora sommariamente identificati col termine di "tavole di Ganimede". Si trattava di fogli sottili e indeformabili contenenti delle serie ordinate di simboli chiaramente visibili…

Di fronte all’enigma proposto dalle misteriose incisioni l’autore ha compiuto scelte azzardate e semplificazioni per certi versi arbitrarie, però è stato l’unico che ha formulato una ipotesi di traduzione. Per sua stessa ammissione la probabilità che il risultato sia corretto è assai piccola, ma la suggestione che esso è capace di suscitare supera i limiti della scienza, così come li supera in ogni senso il recente avvenimento che ha segnato la storia dell’umanità. La ricerca di creature partecipi come noi del miracolo e del mistero della vita, la cui presenza potesse sollevare gli esseri della Terra dalla condizione di sperduti e solitari abitatori delle immensità dell’universo, non aveva prodotto per secoli che ipotesi fantasie e suggestioni. Adesso si è in qualche modo conclusa, ci sono o ci sono stati dei “compagni di viaggio” e quella che viene presentata in questo libro potrebbe essere una loro antica storia , una voce rimasta sepolta nell’interminabile scorrere del tempo, in quel remoto angolo della via lattea che è la nostra dimora.

9 Dicembre 2641

AUTORE: Renato Sollima è laureato in Fisica, ha insegnato Elettrotecnica e successivamente, per venti anni, è stato preside di Istituti professionali e tecnici industriali. Ha lasciato anzitempo tale professione per seguire la sua vocazione artistica. Nel periodo giovanile si è dedicato alla pittura e ha prodotto il presente romanzo. In tempi recenti ha scritto la raccolta di racconti “Davanti alla porta delle ombre” pubblicata da Scienze e Lettere nella collana di narrativa.

F.to 14x22, Brossura, pp. 297

Vd. Blog: http://scienzeelettere.blogspot.it/