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INTORNO AI CAMPI FLEGREI. Memorie dell’acqua e della terra

Copertina del libro
€ 26,00
Versione stampata

Volume (cm.17,5x24,5) di oltre 200 pagine con 22 tavole e alcune figure nel testo, tratte da antiche stampe. Edizione su carta pesante in elegante astuccio rigido.
Queste parole di Plinio il Vecchio: Ormai neppure i ricchi, da nessuna parte, bevono vini genuini. L’onestà del commercio è a tal punto precipitata che si vendono solo le denominazioni delle cantine di produzione, mentre le vendemmie vengono prontamente adulterate fin da quando sono nel tino. Di conseguenza, per Ercole, è strano a dirsi, ma il prodotto più genuino è ormai quello meno rinomato, scritte nel I secolo d. C., mostrano la consapevolezza che gli antichi avevano della complessità dei rapporti intercorrenti tra natura, artificio e cibo. Sul filo dei racconti che ci sono pervenuti dal mondo antico, indispensabili strumenti di comprensione di questi temi, si snoda un percorso che riguarda l’intensa esperienza umana sedimentata, e tuttora vitale, nel territorio dei Campi Flegrei. I contributi raccolti nel volume mettono a fuoco il rapporto che lega alcuni prodotti agricoli e alcune pratiche commerciali a quella terra e alle persone che hanno scelto quel luogo per lavorarvi, raccogliendo e interpretando informazioni che interagiscono profondamente con la geografia dei luoghi e con le storie che li hanno attraversati. Nella prima sezione, vengono analizzate le testimonianze più significative che riguardano il tema dell’acqua, insieme ai saperi, alle tecniche e alle estetiche connesse all’acqua, in riferimento sia al termalismo sia alla pesca e all’allevamento dei mitili, fonti primarie di ricchezza per lunghi secoli, attività significative anche nell’età contemporanea. Nella seconda sezione, l’interesse è stato rivolto verso la terra e alcuni prodotti agricoli – il vino, le castagne, gli agrumi, i legumi, le essenze – mostrandone la straordinaria antichità, il radicamento in quel luogo e in quella popolazione, l’importante e documentata continuità di pratiche e conoscenze. Ne emerge un affascinante, spesso divertente, racconto dei legami che intercorrono tra un antico e bellissimo territorio e i modelli produttivi che in esso si sono radicati, in un intricato e suggestivo sistema di apporti e di rapporti, che ha molto da dire, in maniera arguta e mai pedante, all’uomo contemporaneo.