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FLORA ROMANA. Fiori e Cultura nell'Arte di Mario de' Fiori (1603 - 1673)

Copertina del libro
€ 20,00
Versione stampata

Formato 16,5 x 24, brossura, pp. 168, 70 col.
Questa esposizione, dedicata alla spettacolare stagione della pittura di fiori del Seicento romano, presenta al vasto pubblico di Villa d’Este un percorso storico e artistico incentrato sull’arte di Mario Nuzzi detto de’ Fiori, dei suoi allievi e rivali. Molto apprezzato dal collezionismo internazionale, ma ancora poco studiato dalla critica, il genere della pittura floreale, di vasi isolati e ghirlande s’intreccia nella Roma di primo Seicento con le pionieristiche esperienze e classificazioni dei naturalisti e botanici dell’Accademia dei Lincei (1603-1630), prima società scientifica europea. Con una prestigiosa selezione di circa sessanta tra dipinti, disegni e incisioni, molti dei quali inediti o poco noti, la mostra è la prima consacrata all’affermazione di questo genere artistico e della moda floreale nella capitale papale ed è ovviamente tangente alla storia dei giardini e del collezionismo botanico. In quei primi anni Quaranta del Seicento, l’arte del Nuzzi fu riconosciuta ed acclamata quale emergente novità nel ricco panorama artistico romano ed europeo, e il pittore assunse cariche ufficiali all’Accademia di San Luca e presso i Virtuosi del Pantheon. Esplosione di essenze autoctone o peregrine, l’arte del romano Mario Nuzzi trasformò il genere pittorico altamente devoto ed emblematico concepito nei primi anni del secolo da illustri maestri fiamminghi, nella grande decorazione del barocco romano. Verso la metà del secolo, la vasta bottega di Mario, sita al piano terra di un’ampia e comoda casa con giardino nell’omonima strada romana, iniziò a popolarsi di allievi ed assistenti provenienti da tutta Europa: dal francese Baudesson, allo spagnolo Perez, ai fiorentini Bimbi e Scacciati, il “principe dei fioranti” formò un’intera generazione di pittori di fiori.