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MATTEO RICCI. Gesuita Scienziato Umanista in Cina

Copertina del libro
€ 50,00
Versione stampata

Formato 24 x 30, cartonato con sovraccoperta, pp. 160, 100 col.
Matteo Ricci nasce a Macerata il 6 ottobre 1552 da una nobile ed importante famiglia. Dopo aver ricevuto la sua prima educazione e formazione dai padri gesuiti a Macerata, dove maturera la vocazione al sacerdozio e sentirà parlare delle missioni d'Oriente, viene inviato nel 1568 dal padre a Roma per studiare giurisprudenza. Ma ben presto rinuncerà alla brillante carriera che il padre gli aveva preparato, decidendo di entrare nella Compagnia di Gesù, a Sant' Andrea al Quirinale, dove viene accolto da Padre Alessandro Valignano, all'epoca visitatore generale delle missioni dei gesuiti in Oriente con l'incarico di preparare dei missionari per una spedizione cattolica in Cina. AI Collegio Romano riceve una severa formazione morale e retorica ed è scelto come allievo più importante del gesuita Cristoph Clavius. Con lui porrà le basi di quelle scienze che gli saranno utili in Cina. Sarà infatti Clavius a tramettergli le più avanzate scoperte della matematica, aritmetica, geometria e della cosmografia, nonchè la teoria dei pianeti e della prospettiva. Nel 1577 è inviato in Oriente dove, dopo una prima tappa in Portogallo, nel 1578 arriva a Goa in India ed inizia il processo di inculturazione della fede ad opera del gesuita Thomas Stephens di cui Ricci segue l'esempio assieme al suo confratello Roberto De Nobili. Colpito da malaria, è trasferito a Cochìn. Ritornato in salute, nel 1580 riceve l'ordinazione sacerdotale. Nel 1582 riceve dal visitatore d'Oriente Padre Alessandro Valignano, l'ordine di recarsi a Macao per studiare la Iingua cinese ed entrare nella Cina continentale. Nel 1601, dopo vari tentavi fai Iiti, riuscirà finalmente ad entrare a Pechino. Considerato in Cina ed in gran parte dell'Area Asiatica come l'uomo del dialogo tra l'Occidente e l'Oriente, viene riconosciuto come uno dei più grandi missionari del "Paese di mezzo", uomo di scienze, letterato, astronomo, cartografo, matematico e diplomatico. Vissuto alla corte dei Ming, assunse il nome cinese Li Madou e divenne consigliere dell'Imperatore Wanli ottenendo privilegi riservati esclusivamente ai dignitari. Avvalendosi di collaboratori cinesi, tradusse in mandarino trattati di astronomia e alcuni libri degli Elementi di Euclide, scrisse opere di argomento morale e religioso e disegnò i famosissimi mappamondi che permisero ai cinesi di conoscere la configurazione dei territori sino ad allora conosciuti. Con i suoi scritti avvicinò l'Europa alla civiltà cinese a tal punto da essere considerato il fondatore della moderna sinologia. Alla sua morte, avvenuta a Pechino 1'11 maggio 1610, l'Imperatore oltre a proclamare un giorno di lutto nazionale concesse, in virtù del suo amore e della sua profonda stima per il popolo e la cultura cinesi, che venisse sepolto nel terreno imperiale.