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Il tempio arcaico di Caprifico di Torrecchia (Cisterna di Latina). I materiali e il contesto

Copertina del libro
€ 30,00
Versione stampata

Illustrazioni: ill. a colori Materie: Archeologia Formato: 21X29,7 Allestimento: Brossura Numero Pagine: 272
testi di Joost H. Crouwel, Natacha Lubtchansky, Patricia S. Lulof, Domenico Palombi, Nancy A. Winter
Dal 2005 il Museo della Città e del Territorio di Cori accoglie oltre 80 frammenti di un importante nucleo di materiali provenienti dall’Ashmolean Museum di Oxford e pertinenti alla decorazione architettonica fittile del tetto di un edificio templare arcaico individuato nel sito di Caprifico di Torrecchia, presso Cisterna di Latina. Nel 2008 altri 137 frammenti dello stesso contesto archeologico sono stati restituiti dall’Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig di Basilea. Si tratta dei due principali nuclei di un complesso di materiali archeologici scavati clandestinamente nel 1970 ed esportati illegalmente in Svizzera per essere infine acquisiti da importanti istituzioni museali e da numerosi collezionisti in Europa e negli Stati Uniti. Nell’insieme, questi materiali documentano il tetto più completo, fin ora individuato, di una variante databile al 520 a.C. del sistema decorativo “Veio-Roma-Velletri” e, forse, il più maturo e raffinato prodotto di quella prolifica officina che, tra il 530 e il 510 a.C., decorò alcuni tra i più prestigiosi edifici sacri di Roma e dell’Italia centrale. Il sito archeologico di Caprifico ha rivelato alle indagini di superficie l’esistenza di un vasto insediamento fiorito tra il IX e l’inizio del V sec. a.C. identificabile con Pometia la metropoli latina ripetutamente coinvolta nelle vicende belliche che, nel Lazio meridionale, videro contrapporsi Latini, Romani, Volsci ed Aurunci: con il bottino della città conquistata, Tarquinio il Superbo completò la costruzione del tempio di Giove Ottimo Massimo Capitolino al quale lavorarono coartatamente anche i fabri della vicina, ed evidentemente sottomessa, Cora. Il volume, pubblicato per iniziativa dell’Amministrazione Comunale della Città di Cori, propone il catalogo completo dei circa trecento frammenti fino ad oggi individuati, la ricostruzione della decorazione architettonica fittile del tempio, il confronto con i maggiori contesti di analoga produzione a Roma e nel Lazio, l’analisi iconografica ed iconologica dei temi adottati, la contestualizzazione del sito di Caprifico nella geografia insediativa del Latium vetus.

Sommario: T. Conti, Presentazione; G. Chiominto, Presentazione; D. Palombi, Le terrecotte architettoniche arcaiche di Caprifico di Torrecchia. Dalla dispersione al contesto; P.S. Lulof, The architectural terracottas from Caprifico; P.S. Lulof, Manufacture and recostruction; N.A. Winter, The Caprifico roof in its wider context; J.H. Crouwel, The cariots; N. Lubtchansky, Les petits chevaux de Pometia. Les significations du programme iconographique des frises de Caprifico; D. Palombi, Alla frontiera meridionale del Latium vetus. Insediamento e identità. Fotografia di E. Alessi, Le terrecotte architettoniche arcaiche di Caprifico di Torrecchia nel Museo della Città e del Territorio di Cori. Traduzioni di I. Romano, Sintesi dei saggi.