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Anguana. Museo dell’Uomo e della Montagna

Un modello per la valorizzazione del patrimonio culturale montano

Copertina del libro
€ 35,00
Versione stampata

In 8° brossura, 140 pp., ill.ni b/n
Indice:
Prefazione a cura del Presidente dell’EIM On. Massimo Romagnoli
Luciano Pezzin, L’Ecomuseo Vajont presso Erto e Casso (Pordenone)v Michele Lanzinger, Il Museo dell’Uomo e della Montagna – EIM. Un progetto superato dai fatti
Andrea Cerroni, La Pubblica Amministrazione nella società della conoscenza
Franco Brevini, Montagne e letteratura: un appuntamento mancato?
Andrea Cirillo, Commento sul Polo telematico di Perito e Dichiarazione

IL PROGETTO ANGUANA – MUSEO DELL’UOMO E DELLA MONTAGNA
Giovanni Paoloni, Introduzione
Massimo Diaco, Il progetto Anguana – Museo dell’Uomo e della Montagna: per la realizzazione di un sistema informativo sul patrimonio culturale della montagna
ATTIVITÀ 1. IL PORTALE TELEMATICO E I LABORATORI TELEMATICI
Paolo Avesani e Paolo Massa, Anguana Web View - Le pagine gialle della montagna come vista sul web per migliorare la qualità delle ricerche e la visibilità delle risorse relative alla montagna

Marco Buscema – Chiara Finocchietti – Luigi Ricciardi, Il “Portale telematico” e i “Laboratori telematici” quali strumenti di divulgazione e comunicazione della conoscenza sulla montagna
Andrea Melegari, L’intelligenza semantica per valorizzare il patrimonio di conoscenze sulla montagna
Martino Nicoletti, Il progetto “Anthropos EIM” per la realizzazione di un archivio informatizzato dei patrimoni culturali immateriali delle civiltà montane
Giuseppe Rossi, Il parco verso il futuro
Francesco Vaccaro, Il progetto Anguana e il difficile recupero delle identità locali nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
ATTIVITÀ 2. ECOMUSEO VAJONT – CONTINUITÀ DI VITA
Igino Piutti, L’Ecomuseo come metodologia di sviluppo della montagna
Luigi Ricciardi Il valore della comunità nei processi di studio e riqualificazione ambientale – l’esperienza sul territorio del Comune di Erto e Casso
ATTIVITÀ 3. ARCHIVIO DELLA MONTAGNA ITALIANA
Maria Procino, Dalle carte alle immagini alla rete: un viaggio nella memoria della montagna
Antonio Di Meo, Gli ipertesti sulla scienza e la montagna
Andrea Candela e Ezio Vaccari, Scienziati in montagna tra Settecento e Ottocento. Un itinerario storico-geologico nelle Prealpi Varesine
Margherita Martelli, Le fonti per la storia dello sport invernale presso l’archivio dell’Ufficio Brevetti e Marchi
Abstract: Qual è lo stato attuale della montagna italiana? Quali fenomeni si sono verificati sui territori montani italiani negli ultimi decenni? La montagna con tutte le sue tradizioni e tutti i suoi valori è stata sufficientemente comunicata? Il suo patrimonio culturale può diventare una risorsa per favorirne un rilancio? Come si è rapportata la montagna alle dinamiche della globalizzazione e alle nuove tecnologie arrivate prepotentemente sulla scena?
Una serie di iniziative varie, convegni, studi, progetti ecc., da qualche tempo stanno indirizzando l’interesse verso il mondo della montagna e il suo cambiamento; le questioni che si sono aperte dimostrano che per alcuni versi i territori montani con tutte le risorse culturali, sociali, identitarie, ambientali ed economiche, non sono stati sufficientemente studiati ed analizzati.
Il presente studio, composto da una serie di articoli, oltre ad essere il risultato di una serie di attività svolte all’interno del progetto Anguana, vuole essere una testimonianza sulle particolarità di alcune realtà territoriali italiane e il tentativo di dare un contributo al recupero e valorizzazione dell’enorme patrimonio culturale che si è stratificato nel corso degli anni sui territori montani. La ricerca e l’estrazione dei vari elementi di interesse culturale, storico custoditi sulle aree montane, soprattutto quelle meno conosciute, può essere l’avvio di un processo partecipativo e di una “gestione collettiva” che, se opportunamente supportati dalle nuove tecnologie, può favorire l’integrazione del sistema montano alle nuove tendenze economiche prodotte dalla globalizzazione e arrestare quei fenomeni di spopolamento e marginalizzazione che affliggono un mondo che può invece diventare una risorsa per il paese.
Anguana pone l’attenzione sull’importanza della valorizzazione del patrimonio culturale montano e della partecipazione attiva della comunità alla condivisione della conoscenza scientifica, all’uso delle nuove tecnologie, soprattutto per le nuove generazioni che possono dare un contributo fondamentale all’apertura di queste aree geografiche e rompere quella tradizionale resistenza verso ogni tipo di innovazione.
Nota sui curatori:
Massimo Diaco, ingegnere, dirigente tecnologo, fin dal 1985 si è occupato di attività di ricerca e sviluppo relative al territorio, all’ambiente e all’utilizzo di risorse naturali. Ricercatore in campo geofisico nel settore delle indagini petrolifere, analista di organizzazione, idrogeologo, direttore di miniera. Dal 2003 è direttore dell’Area Ricerca Scientifica e Tecnologica dell’Ente Italiano della Montagna presso il quale ha promosso e coordinato progetti e attività di valorizzazione del patrimonio culturale montano e di diffusione della conoscenza tecnico-scientifica.
Giovanni Paoloni, docente di Archivistica generale presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari della Sapienza – Università di Roma, ha lavorato dal 1979 al 1997 presso l’Archivio Centrale dello Stato, e ha insegnato dal 2001 al 2005 presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università della Tuscia (Viterbo). Si occupa degli archivi e della storia delle imprese e delle istituzioni di ricerca scientifica in Italia. Ha pubblicato fra l’altro Per una storia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma 2001, con R. Simili) e Vito Volterra (Roma, 2008, con A. Guerraggio).