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Giovanni Demaria a dieci anni dalla scomparsa - Vol 251

Atti del convegno, Roma, 17 aprile 2008

Copertina del libro
€ 25,00
Versione stampata

In 8°, bross., 110. - Disponibile in formato PDF Euro 10,00.
INDICE
A. Montesano - Giovanni Demaria
A. Agnati - Demaria futurista: l’economia del divenire
D. da Empoli - Giovanni Demaria e la Commissione economicaper la Costituente
A.M. Fusco - Giovanni Demaria nel contesto teorico e storico del suo tempo
D. Cantarelli - Giovanni Demaria, l’uomo della mia vita
A. Graziani - Eventi esterni, dinamica dei mercati e politica eco-nomica
A. Montesano - Fatti e teorie nella dinamica
A. Quadrio Curzio - Riflessioni su un grande economista di cul-tura italiana: Giovanni Demaria
P. Rossi - Giovanni Demaria e lo stato sociale moderno
Abstract
Questo volume raccoglie gli Atti del Convegno in ricordo di Giovanni Demaria a dieci anni dalla scomparsa che si è svolto all’Accademia Nazionale dei Lincei il 17 aprile 2008. Il convegno, coordinato dai soci Augusto Graziani, Aldo Montesano e Alberto Quadrio Curzio, ha avuto il patrocinio della Società Italiana degli Economisti e della Associazione Italiana per la Storia dell’Economia Politica. Sono state presentate tre relazioni – di Achille Agnati, Domenico da Empoli e Antonio Maria Fusco – e si è svolta una Tavola rotonda, cui hanno partecipato Davide Cantarelli, Augusto Graziani, Aldo Montesano, Alberto Quadrio Curzio e Pietro Rossi.
Le relazioni e gli interventi alla Tavola rotonda sono preceduti, negli Atti, da un saggio introduttivo di Montesano che presenta la figura e gli scritti principali di Giovanni Demaria. La relazione di Agnati esamina l’approccio di Demaria alla logica dell’economia dinamica, di cui ne mette in evidenza la rilevanza e la generalità. Da Empoli presenta l’opera svolta da Demaria come presidente della Commissione economica per la Costituente, che operò tra il 1945 e il 1946 e ci ha lasciato un quadro completo della situazione economica italiana alla fine della guerra e delle opinioni allora circolanti su di essa. Basandosi anche sulla documentazione conservata presso l’Archivio centrale dello Stato, il relatore fornisce gli elementi più importanti per la valutazione dell’attività di Demaria e della Commissione. Fusco esamina la posizione di Demaria nell’ambito degli studi di economia dinamica, soprattutto in confronto all’impostazione meccanicista di Amoroso. Cantarelli ricorda i suoi primi incontri, da studente e da assistente, con Demaria e traccia una vivida presentazione della sua personalità. Graziani evidenzia come Demaria ritenga essenziale l’influenza imprevedibile di fattori extraeconomici sull’economia e come questo contrasti sia con la modellistica meccanicista, sia con la stessa dottrina di Marshall, centrata sul motto «natura non facit saltus». Montesano illustra alcune implicazioni dell’approccio di Demaria, in particolare sulla mutevolezza nel tempo delle teorie economiche. Quadrio Curzio approfondisce diversi aspetti dell’opera scientifica e civile di Demaria, sottolineando tra l’altro la valorizzazione, nella teoria di Demaria, degli aspetti politico-istituzionali. Rossi esamina il volume “Lo stato sociale moderno” scritto da Demaria all’indomani della guerra. Il volume è un importante contributo sulla teoria dei compiti dello Stato, che vengono esaminati con particolare attenzione ai problemi italiani del periodo.