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Il Mito di Napoli tra vedute e scritti di viaggiatori dal XVII al XIX secolo.

Strenne Natale 2008

Copertina del libro
€ 115,00
Versione stampata

Volume di grande formato (cm. 25 x 35), 240 pagine corredate di 156 splendide tavole a colori tratte da rarissime stampe, acquarelli, gouaches e disegni.
Lussuosa edizione di soli 1940 esemplari numerati, su bella carta pesante, legatura artigianale “bodoniana” realizzata completamente a mano, con elegante astuccio rigido figurato e controscatola di cartone.

Quest’ultima ricerca di Lucio Fino tende a fornire una serie di “istantanee” sulla Napoli del passato, ovvero una sorta di “passeggiata” tra le principali strade e piazze dell’antica Capitale. Nel libro, una ricca selezione di scritti di viaggiatori che raccontano emozioni, stupori o delusioni provate durante il loro soggiorno tra il ‘600 e l’800, si fonde con un vasto apparato iconografico costituito da oltre 150 rare vedute - alcune anche inedite - dipinte, disegnate o incise dai maggiori vedutisti del tempo. In più, quest’opera consente di confrontare facilmente le varie trasformazioni urbanistiche subite dalla nostra città nell’arco di tre secoli.
Il Mito di Napoli tra vedute e scritti di viaggiatori dal XVII al XIX secolo
Napoli, a partire dalla fine del XVI secolo, è stata sempre avvolta e trasfigurata dal mito della “diversità”, ed è stata perciò sempre una meta privilegiata per i viaggiatori stranieri provenienti da ogni parte d’Europa: qui soltanto, infatti, si potevano ritrovare insieme preziose rovine capaci di trasmettere il senso di magnificenza delle antiche civiltà, un vulcano la cui storia e le cui dimensioni provocavano brividi, coste inesplorate e paesaggi incantevoli che invitavano alla meditazione e al sogno, una vita popolare, infine, da potersi ben considerare un surrogato di quegli aspetti esotici diffusi nel vagheggiato e misterioso Oriente. Quest’ultima ricerca di Lucio Fino tende a fornire una serie di “istantanee”, di “cartoline illustrate” sulla Napoli del passato, ovvero intende proporre una sorta di “passeggiata” tra le principali strade e piazze dell’antica Capitale, sia attraverso una ricca selezione di impressioni e ricordi, annotazioni e divagazioni dei viaggiatori che arrivarono a Napoli tra il ‘600 e l’800, sia per mezzo di numerose e bellissime vedute - alcune assolutamente inedite - dipinte, disegnate o incise dai migliori vedutisti del tempo. In più, quest’opera crea occasioni d’incontro con alcuni dei personaggi più importanti della storia di Napoli, con ruderi, monumenti e bellezze naturali, e poi consente confronti tra la città di oggi e quella che pian piano si ampliava e trasformava nei tempi antichi; infine, fa conoscere le curiosità, le emozioni, le critiche o delusioni provate dagli antichi viaggiatori durante il loro soggiorno napoletano, sicché risulta anche particolarmente preziosa per la storia della letteratura odeporica europea.