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Lo specchio infranto. Sguardi, metafore, enigmi

Prefazione di Cesare Milanese

Copertina del libro
Immagine copertina del libro
€ 18,00
Versione stampata

In 8°, 305 pp.
Abstract:
Che altro siamo se non immagini allo specchio? Immagini viventi, ma destinate a infrangersi e infine a dissolversi. E’ quanto ci dicono ancora oggi Dioniso e Narciso, Perseo e Medusa: le grandi metafore del rispecchiamento. Esse testimoniano la nostra natura ambivalente, la nostra sfuggente identità. L’immagine speculare ce lo conferma, talvolta in modo angoscioso e perturbante. E’ in effetti il nostro doppio colui che ci osserva con il nostro stesso sguardo, suggerendoci a suo modo che siamo stranieri a noi stessi. Metafora tragica, quella dello specchio. Attraversarla significa passare dalla parola al silenzio. Perché a dispetto dell’apparenza lo specchio ci volta costantemente le spalle, restituendoci al mistero che da sempre ci abita.

Indice:
Prefazione di Cesare Milanese
Introduzione
Sguardi (smarriti) fra schegge di specchio
Primo sguardo
Le radici mitico-simboliche: Dioniso e Narciso
Secondo sguardo
Specchi sacri, specchi profani
Terzo sguardo
Ombre e riflessi. L’enigma del Doppio
Quarto sguardo
Tra genio e follia. «Il sosia» di Fedor Dostoevskij
Quinto sguardo
Specchiarsi nell’Altro. Specchiarsi con Amore?
Sesto sguardo
Saturno allo specchio. Il demone della malinconia
Ultimo sguardo
Con la morte negli occhi: la Gorgone Medusa
Nota bibliografica
Indice dei nomi

Autore:

Luigi Fenizi è nato nel 1944 a Falerone (Ascoli Piceno). Vive a Roma ed è Consigliere parlamentare del Senato della Repubblica. Autore di numerosi saggi, ha collaborato con giornali e riviste, da l’Avanti! a MondOperaio, da Tempo Presente a Nuovi Studi Politici. Per i tipi di Bardi ha pubblicato Il secolo crudele. Dialoghi sulla violenza di massa nel Novecento (1999), Icaro è caduto. Parabola storica dell’utopia moderna (2003), La condizione assurda. Albert Camus, il Male e io (2005). Dal 1991, a causa di una grave malattia, vive su una sedia a rotelle.