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Gli scavi di Roma I - 1870-1921

Copertina del libro
€ 134,00
Versione stampata

Illustrazioni: 207 ill in b/n Formato: 24x31 Allestimento: Cartonato con sovracoperta Numero Pagine: 420
Sommario: Introduzione, F. Coarelli; Il Celio e l'Oppio, A. Di Miceli - C. Lorenzini; Via Cavour, S. Sisani; L'Esquilino, C. Lorenzini; Il Quirinale, A. Di Miceli - C. Lorenzini - M. Maiuro; L'area tra Quirinale e Campo Marzio, M. Maiuro; Il Foro Romano, S. Sisani; I Fori imperiali, S. Sisani; Il Campidoglio, S. Sisani; Il Campo Marzio, A. Di Miceli; Il Palatino, S. Sisani; Il Foro Boario e il Circo Massimo, S. Sisani; Le Terme Antoniniane, S. Sisani; L'Aventino e Testaccio, G. Battaglini - S. Iacobazzi; Trastevere, S. Iacobazzi; Le mura serviane, G. Battaglini; Il Tevere, S. Iacobazzi; Gli scavi della Roma sotterranea cristiana, M. Ghilardi; Repertorio degli scavi e delle scoperte: 1878-1921, a cura di C. Lorenzini; Illustrazioni, a cura di G. Battaglini - M. Maiuro - S. Sisani
La Storia degli scavi di Roma di Rodolfo Lanciani si interrompe nel 1878 (data finale di redazione dell’ultimo volume, rimasto inedito e pubblicato solo nel 2000). A partire da quell’anno, veniamo dunque a mancare di uno strumento fondamentale per la conoscenza della città antica, anche se disponiamo di singole ricerche su limitati periodi. È quasi inutile sottolineare che la messe di scoperte e di novità emerse nel corso di questi 125 anni costituisce un corpus immenso, ben difficilmente dominabile da chiunque, nonostante i contributi e le sintesi apparse soprattutto negli ultimi decenni (fondamentale tra tutti il Lexicon Topographicum Urbis Romae). Ma i lessici topografici, proprio per la loro natura sistematica e non cronologica, non possono in alcun modo sostituire una sintesi di carattere diacronico, essenziale per la storia degli studi, e per la storia tout-court. Questo primo volume degli Scavi di Roma comprende il periodo tra il 1878 e il 1921.
I criteri utilizzati in quest’opera sono molto diversi (e non potrebbe essere altrimenti) rispetto a quelli adottati da Lanciani, che si risolvevano sostanzialmente in una serie di schede, divise per epoche e per settori topografici. Era essenziale, nel nostro caso, fornire anche una analisi critica e storiografica, oltre a una lista dei singoli trovamenti, ciò che costituisce ovviamente un arricchimento, ma allo stesso tempo complica notevolmente il compito dei redattori. I criteri adottati mirano appunto a fornire (accanto ai documenti) anche elementi di inquadramento critico e storiografico. Di qui la scelta di separare l’esposizione generale (necessariamente sintetica, e divisa per settori topografici) dal Repertorio degli scavi e delle scoperte. Se per quest’ultimo strumento ci si è basati sulle comunicazioni riportate nelle Notizie degli scavi (repertorio estremamente ricco e puntuale proprio per gli anni coperti dal presente volume), l’apparato iconografico fornisce un complemento fondamentale, ed in gran parte inedito finora, all’analisi: le illustrazioni raccolte, nate come documenti di scavo, rappresentano anche documenti di un’epoca della ricerca, ed in questo senso compongono in se stesse una vera e propria storia per immagini.