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Copertina del libro
€ 31,00
Versione stampata

Numero Pagine: 256 - Illustrazioni: 112 ill. A. Schnapp, La méthode archéologique au XVIIIe siècle. De l’anatomie du sol au relevé systématique des monuments; F. de Polignac, Érudition et collection, 1730-1740: l’échec du modèle romain à Paris; A. Themelly, Una testimonianza di P. L. Ghezzi sui ritrovamenti a Capua «Vecchia»; M. P. Donato, I corrispondenti di A. G. Capponi tra Roma e la Repubblica delle Lettere; M. Forcellino, La formazione e il metodo di Camillo Paderni; N. Zanni, Lettere di Camillo Paderni ad Allan Ramsay: 1739-1740; J. Raspi Serra, La Roma di Winckelmann e dei pensionnaires; J. Raspi Serra - A. Themelly, Disegni di antichità nelle collezioni della Bibliothèque Municipale e del Musée des Beaux-Arts et d’Archéologie di Besançon. Presentazione e profilo di ricerca; J. Cortadella, Érudition et Archéologie à Besançon au début de XVIIIe siècle; I. Aghion, Caylus au travail. A propos de la trouvaille de Chalon; P. Pinon, La première grande fouille archéologique moderne en France: Le Châtelet et P.-Cl. Grignon (1772-1774); N. Zanni, John Wood senior e la riscoperta di Aquae Sulis; B. von Waldkirch, Ideal und Imagination in den römischen Studien von J. H. Füssli; Documenti: S. Musco, Appendice I. La lettera di J. J. Winckelmann a Gian. L. Bianconi ed il monumento ipogeo di Monte dell’Incastro a Guidonia (Roma); J. Raspi Serra-A. Themelly, Appendice II. Villa Adriana: disegni e commenti di P. L. Ghezzi e di M.-J. Peyre. Eutopia Commentarii novi de antiquitatibus totius Europae Rivista diretta da Adriano La Regina Eutopia è una rivista di studi sull’Europa antica. Si propone di essere un mezzo di comunicazione scientifica sui risultati di ricerche rivolte alla costruzione storica di aspetti della società in Europa, dalla protostoria all’alto medioevo, e di promuovere la discussione tra studiosi di diverse discipline e di qualunque orientamento critico e metodologico. La rivista si occupa inoltre di questioni relative all’organizzazione della ricerca e alla protezione del patrimonio archeologico. Essa si rivolge anche al più vasto pubblico interessato agli studi di antichità, al fine di diffondere maggiormente nei confronti delle testimonianze storiche la nozione di patrimonio culturale comune e, quindi, di contribuire anche all’espressione di una cultura della nuova Europa. Nel momento in cui si apre concretamente la prospettiva di una reale unificazione politica europea, il mondo degli studi può svolgere ancora un ruolo importante, anche sotto questo profilo. Le discipline storiche possono infatti elaborare strumenti critici per favorire il razionale superamento di quella dimensione ideale dello stato nazionale a cui in passato hanno dato, più o meno consapevolmente, il proprio sostegno. Per attribuire alla rivista un nome atto a rappresentare lo spirito è stata scelta una parola coniata dalla cultura umanistica, che compare in un hexastichon pubblicato da Thomas More nelle pagine introduttive del de optimo rei publicae statu, sotto il nome di Anemolius poeta laureato, forse Peter Giles: Vtopia priscis dicta, ob infrequentiam, Nunc ciuitatis aemula Platonicae, Fortasse uictrix (nam quod illa literis Delineauit, hoc ego una praestiti, Viris & opibus, optimisque legibus) Evtopia merito sum uocanda nomine. F.to 17 x 24 cm, brossura