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Copertina del libro
€ 31,00
Versione stampata

Numero Pagine: 264 - Illustrazioni: 73 ill.
A. La Regina - F. Coarelli - P. Laurens - M. Luni - F. Vuilleumier, Premessa; J.-Y. Boriaud, Biondo et l’inscription, à travers la Roma Instaurata; N. Petrucci, Pomponio Leto e la rinascita dell’epitaffio antico; G. L. Gregori - S. Orlandi, Reminiscenze classiche negli epitaffi del Cinquecento. Le famiglie Delfini e Boccapaduli; G. Vagenheim, La falsification chez Pirro Ligorio. À la lumière des Fasti Capitolini et des inscriptions de Préneste; R. Guerrini, Le Divinae Institutiones di Lattanzio nelle epigrafi del Rinascimento; F. Coarelli, Bomarzo: dal testo al programma. Vicino Orsini e le iscrizioni del Boschetto; F. Vuilleumier - P. Laurens, Fra storia e emblema. La raccolta delle iscrizioni milanesi di A. Alciato; F. Vuilleumier, L’orateur et le monument. L’ars Epigraphica d’Ottavio Boldoni; P. Laurens, Le dèbat sur la langue et sur le style de l’inscription à l’âge classique; C. Nicolet, Risoluzioni. Eutopia Commentarii novi de antiquitatibus totius Europae Rivista diretta da Adriano La Regina Eutopia è una rivista di studi sull’Europa antica. Si propone di essere un mezzo di comunicazione scientifica sui risultati di ricerche rivolte alla costruzione storica di aspetti della società in Europa, dalla protostoria all’alto medioevo, e di promuovere la discussione tra studiosi di diverse discipline e di qualunque orientamento critico e metodologico. La rivista si occupa inoltre di questioni relative all’organizzazione della ricerca e alla protezione del patrimonio archeologico. Essa si rivolge anche al più vasto pubblico interessato agli studi di antichità, al fine di diffondere maggiormente nei confronti delle testimonianze storiche la nozione di patrimonio culturale comune e, quindi, di contribuire anche all’espressione di una cultura della nuova Europa. Nel momento in cui si apre concretamente la prospettiva di una reale unificazione politica europea, il mondo degli studi può svolgere ancora un ruolo importante, anche sotto questo profilo. Le discipline storiche possono infatti elaborare strumenti critici per favorire il razionale superamento di quella dimensione ideale dello stato nazionale a cui in passato hanno dato, più o meno consapevolmente, il proprio sostegno. Per attribuire alla rivista un nome atto a rappresentare lo spirito è stata scelta una parola coniata dalla cultura umanistica, che compare in un hexastichon pubblicato da Thomas More nelle pagine introduttive del de optimo rei publicae statu, sotto il nome di Anemolius poeta laureato, forse Peter Giles: Vtopia priscis dicta, ob infrequentiam, Nunc ciuitatis aemula Platonicae, Fortasse uictrix (nam quod illa literis Delineauit, hoc ego una praestiti, Viris & opibus, optimisque legibus) Evtopia merito sum uocanda nomine. F.to 17 x 24 cm, brossura