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Architettura a Napoli tra le due guerre

Copertina del libro
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Gli anni Venti e Trenta rappresentano, anche a Napoli, una delle stagioni più articolate dell'architettura: se il primo dopoguerra é ancora caratterizzato dalle ultime espressioni del Liberty, con Giulio Ulisse Arata e Adolfo Avena, gli anni che seguono vedono un progressivo passaggio, non privo di ripensamenti e oscillazioni, da un'architettura prevalentemente accademica, se non 'di regime', a interventi che rispecchiano l'instaurarsi di un dialogo sempre più intenso con il razionalismo europeo: in questo complesso passaggio storico vanno inquadrate personalità come quelle di Camillo Guerra, Marcello Canino, Luigi Cosenza; l'opera e la testimonianza critica di Renato Pane; grandi realizzazioni come il nuovo Rione Carità con il palazzo delle Poste, la Mostra d'Oltremare, lo stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco, che hanno inciso profondamente sull'assetto urbanistico e sul tessuto sociale della città e della sua periferia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Con la schedatura di oltre 100 opere e un atlante fotografico a cura di Luciano Romano. 262 pagine 228 immagini dimensioni 21x28 cm confezione brossura